Nel corso della sua attività decennale, il Servizio barriere architettoniche di inclusione andicap ticino (conosciuta fino al 2016 come FTIA - Federazione Ticinese Integrazione Andicap) ha promosso il principio di integrazione nell’ambito della progettazione di edifici e spazi, pubblici e privati.
Grazie a questa attività si è diffusa una maggiore consapevolezza sul diritto alla mobilità e sulla necessità di costruire senza ostacoli.
Con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dalla Svizzera nel 2014, l’inclusione diventa obiettivo necessario per il raggiungimento dell’autonomia individuale e dell’indipendenza della persona.
Per rendere evidente l’adesione a questo nuovo principio, l’associazione FTIA cambia denominazione, diventando inclusione andicap ticino.
Il cambio di paradigma da integrazione a inclusione necessita, però, di nuovi strumenti affinché la parità di diritti non resti un semplice enunciato, ma si concretizzi nella fruizione degli spazi.
Con questo obiettivo viene fondato il Centro di Competenza Design for All.
In architettura - così come nei servizi, nella comunicazione o nella formazione -, infatti, l’accessibilità è spesso ottenuta con l’integrazione di dispositivi installati ad hoc per le persone con disabilità.
Sono messe in atto soluzioni che consentono di superare le barriere architettoniche la cui presenza, tuttavia, continua a sottolineare la condizione di disabilità.
Con il metodo Design for All si cercano soluzioni per tutti, dove l’eventuale condizione di disabilità viene azzerata da un concezione inclusiva dello spazio.
Il DfA enfatizza le potenzialità dell’individuo e trasforma i vincoli in opportunità di valorizzazione.