Che cos’è

Il Design for All è un approccio metodologico al progetto di spazi, prodotti e servizi che ha come finalità l’inclusione sociale, l’uguaglianza e la parità di diritti.

Il coinvolgimento dei diversi attori nel processo di progettazione - specialisti, amministratori, fruitori finali - è uno dei cardini del Design for All, così come la ricerca di soluzione estetiche di valore. 

Abbattimento barriere architettoniche, Accessibilità e Design for All sono concetti diversi, che identificano un differente approccio al progetto.
 

Attraverso questa disciplina si intende superare il concetto di accessibilità - intesa come assenza di ostacoli - per approdare a soluzioni (spaziali, formative, comunicative) per tutti.  


Abbattimento barriere architettoniche


Accessibilità


Design for All

 Tipo di utenza

Singola persona con disabilità

Persone con disabilità

Tutti
ovvero persone con e senza disabilità.

Obiettivi

Adeguamenti
Eseguire modifiche puntuali, per adattare alcuni spazi alle esigenze di mobilità di un singolo individuo.

Integrazione
Individuare percorsi privi di barriere o installare dispositivi ad uso di determinate categorie di utenza, per garantire l’accesso alle principali aree di un edificio.

Inclusione
Realizzare spazi inclusivi, fruibili da tutti, senza alcuna limitazione o differenziazione in base al tipo di utenza.

 Aspetti considerati

Necessità specifiche
della singola persona con disabilità.

Necessità ampliate
per diverse categorie di utenti con disabilità.

Necessità, aspettative, desideri
di tutti, persone con e senza disabilità.

 Rapporto con la normativa

La norma è un riferimento
Realizzare interventi minimi regolamentati, per 
superare gli ostacoli fisici.

La norma è il punto di arrivo
Attenersi al minimo di legge, per costruire senza ostacoli.

La norma è il punto di partenza 
Andare oltre il minimo di legge ed elevare il grado di accessibilità, per costruire per tutti.

 Processo di lavoro

-

Specialistico, settoriale
Gli architetti elaborano soluzioni, poi avallate dai decisori, secondo un modello di progettazione verticale. L’utilizzatore finale non è chiamato a esprimersi durante le varie fasi di sviluppo.

Partecipativo, multidisciplinare
Architetti, decisori e utilizzatori finali lavorano insieme secondo un modello di progettazione orizzontale.
La partecipazione è strutturata e organizzata nei momenti chiave del processo di sviluppo.

 Risultati ottenuti

Spazi adattati
Si consente l’utilizzo di uno spazio o di alcune sue parti, limitatamente alle funzioni essenziali.

Spazi accessibili
Si garantisce l’uso di uno spazio, di un servizio, di un prodotto mediante l’accesso alle sue funzioni principali, integrate nel contesto. 

Spazi inclusivi
Si pone l’accento sulla fruibilità, ovvero sulla disponibilità di poter giovare, in modo complessivo, di uno spazio, di un servizio, di un prodotto.

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